Ascesso dentale e parodontale: cause, sintomi e rimedi

L’ascesso dentale è una tra le patologie più fastidiose e dolorose che interessa la cavità orale

Ad esserne colpiti sono sia i bambini che gli adulti con sintomi più o meno gravi a seconda dello specifico caso clinico. Si tratta di un’infezione purulenta localizzata, ben visibile e dolorosa che può manifestarsi su denti, gengive e osso alveolare. 

Per prevenire l’ascesso e ulteriori complicazioni al cavo orale è fondamentale una buona pratica di igiene orale quotidiana, effettuando visite regolari dal dentista e la pulizia professionale almeno una volta all’anno, senza dimenticare l’importanza di un’alimentazione sana ed equilibrata con pochi zuccheri e bevande gassate ridotte al minimo. 

Ma nel caso in cui il danno sia stato già fatto e l’ascesso abbia già manifestato i suoi primi sintomi, è opportuno non trascurarli e rivolgersi tempestivamente al dentista di fiducia che individuerà la diagnosi più adeguata. 

Scopriamo meglio che cos’è l’ascesso dentale e parodontale e quali sono le cure da seguire per liberarsi definitivamente dal dolore ritrovando il sorriso. 

Ascesso dentale e ascesso parodontale: di cosa si tratta? 

L’ascesso dentale è un accumulo di pus racchiuso nei tessuti che circondano il dente (gengiva, osso alveolare, polpa dentale), ovvero un rigonfiamento ricco di un liquido denso di colore giallo costituito da batteri, plasma, globuli bianchi e detriti cellulari che può svilupparsi sulla polpa dentale, sul parodonto o sulle gengive (ascesso gengivale). 

L’ascesso si verifica conseguentemente a un’infezione batterica, solitamente quando gli agenti patogeni penetrano nella polpa dentale, la parte più interna del dente, causando un’infezione purulenta che prende il nome di ascesso dentale periapicale. Se quest’ultimo non viene tempestivamente monitorato e trattato i batteri potrebbero moltiplicarsi e penetrare sempre più profondamente nei tessuti provocando danni al dente. 

Una delle forme più acute di ascesso dentale è l’ascesso parodontale che può diventare la manifestazione clinica in pazienti con periodontite di grado moderato-grave. 

Si verifica quando l’infezione raggiunge il parodonto, ovvero il complesso dei tessuti mediante il quale i denti sono ancorati alle ossa mascellari (gengive, osso alveolare, legamento parodontale e cemento radicolare). In questo caso, quindi, i batteri si accumulano non nella radice del dente, ma nei solchi tra dente e gengiva provocando in questo punto l’infezione. 

Quali sono le cause dell’ascesso dentale? 

L’ascesso dentale è un’infezione multifattoriale che ha alla sua base diversi fattori predisponenti. La cavità orale ospita molti batteri, principalmente anaerobi gram-negativi e facoltativi. Questi batteri hanno una distribuzione variabile nella cavità orale; in particolare, è stato riscontrato che Streptococcus mitis si trova più tipicamente sulle superfici dei denti ma non è sempre l'unico organismo causale in un ascesso dentale. 

La proliferazione dei batteri e il conseguente accumulo di placca si verificano quando sussiste almeno una delle seguenti condizioni: 

  • scarsa igiene orale 
  • irritanti chimici come fumo o alcol 
  • presenza di un sistema immunitario fragile derivante dalla chemioterapia 
  • condizioni mediche immunosoppressive croniche. 

Ci sono anche altre condizioni che possono favorire l’insorgenza dell’ascesso dentale, ad esempio gli interventi malriusciti ai denti. Stiamo parlando di devitalizzazioni, impianti e otturazioni che possono fungere da porta d’ingresso per i batteri attraverso parti del dente danneggiate da interventi multipli. Anche i denti del giudizio mal posizionati possono essere soggetti ad ascesso dentale, più facilmente rispetto agli altri denti. 

Per ultimo, ma non per importanza, la mancanza di prevenzione: molto spesso l’ascesso origina da una carie non curata e degenerata, perciò agire d’anticipo tenendo sott’occhio la salute orale è la principale premessa per un sorriso bello e sano. 

Come riconoscere i sintomi dell’ascesso 

I sintomi dell’ascesso dentale possono essere molteplici e più o meno intensi, ma quello più diffuso è il mal di denti, forte al punto tale da rendere difficile e dolorosa la masticazione. Il dolore di solito tende a essere lancinante anche a bocca chiusa o semplicemente quando si sfiora il dente con la punta della lingua. 

Oltre al dolore pulsante e acuto, ci sono altri sintomi che è importante conoscere e non prendere sottogamba: temporeggiare o ignorare i primi campanelli d’allarme significa consentire all’infezione di aggravarsi, consentendogli di raggiungere anche zone del corpo vicine. 

Quando l’ascesso può essere dovuto a patologie gravi, come il diabete, il cancro e l’immunodepressione, i rischi si fanno più seri. 

Cure e rimedi per alleviare il dolore 

Per alleviare il dolore e l’infiammazione che ne è la causa, i farmaci ad azione antisettica, analgesica e antinfiammatoria possono essere la soluzione. È consigliato fare sciacqui con un collutorio specifico per disinfettare la zona indolenzita, evitando di utilizzare l’acqua fredda che potrebbe accentuare il dolore. Sono da prediligere i collutori e i dentifrici a base di benzidamina, un antinfiammatorio non steroideo (FANS) può essere utile nel trattamento delle irritazioni localizzate nella bocca riducendo sensibilmente l’arrossamento, il gonfiore, il dolore e il bruciore. 

Anche i rimedi naturali possono tamponare il mal di denti provocato dall’ascesso, ma è sempre bene rivolgersi ad un medico specialista piuttosto che ricorrere all’automedicazione. Trattandosi di un’infezione, una terapia antibiotica mirata sarà la soluzione più efficace per debellare l’ascesso dentale, sebbene essa debba avvenire solo su prescrizione medica e limitatamente ai casi di reale necessità. 

Se l’ascesso è esteso e abbondante il dentista potrebbe valutare un piccolo intervento di chirurgia orale, con un’incisione e il drenaggio della tasca gengivale al fine di rimuovere il pus racchiuso all’interno del rigonfiamento o, nei casi più estremi, procedere all’estrazione del dente

Con un trattamento odontoiatrico mirato e la prescrizione di una terapia antibiotica il recupero dovrebbe avvenire nell’arco di 5-6 giorni. Se invece l’ascesso non viene curato, il gonfiore e il dolore potrebbero protrarsi per molti giorni con conseguenze più serie per la salute generale del paziente. 

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